Enio Marani
Entrato nella Resistenza con il nome di battaglia di "Giorgio", combatté contro i nazifascisti sull'Appennino tosco-emiliano, come mitragliere della 1ª Compagnia della 36ª Brigata Garibaldi "Bianconcini". Durante una marcia di trasferimento, Marani e i suoi compagni restarono intrappolati da ingenti forze di SS e paracadutisti tedeschi, in una casa colonica a Ca' di Guzzo, in località Belvedere di Castel del Rio (Bologna). Dopo una notte trascorsa nella cascina, la mattina del 28 settembre 1944 "Giorgio", con un primo gruppo di partigiani, tentò una sortita per rompere l'accerchiamento. Fu uno dei pochi che riuscì a passare indenne attraverso una furibonda sparatoria e a raggiungere, dopo aver attraversato le linee, la zona di Monterenzio. Qui cadde, un mese e mezzo dopo, ucciso da una cannonata tedesca, mentre con altri partigiani tentava di recuperare il grano trovato accatastato in un magazzino di San Benedetto del Quercete.