Antonio Bietolini
Nato a Perugia il 13 giugno 1900, fucilato a Valdagno (Vicenza) il 3 luglio 1944, meccanico.
Membro dell'organizzazione comunista clandestina, nel 1933 era stato condannato dal Tribunale speciale a 4 anni di carcere. L'anno successivo, di nuovo processato, il meccanico comunista si ebbe 13 anni di carcere.
Liberato alla caduta del fascismo, Bietolini divenne, subito dopo l'armistizio, uno dei principali organizzatori della Resistenza nel Veneto. Ispettore delle Brigate Garibaldi, fu catturato dai fascisti repubblichini che lo consegnarono ai tedeschi. I nazisti lo registrarono col nome di copertura di "Bruno Morassuti" e, senza processo, lo fucilarono, con altri sei patrioti, nel poligono di tiro di Valdagno.