Cecilia Deganutti
Durante la seconda guerra mondiale era diventata infermiera diplomata della Croce Rossa Italiana. Subito dopo l'armistizio si era dedicata, per la C.R.I., all'assistenza dei militari italiani internati in Germania. Rientrata in Italia, Cecilia Deganutti prese parte alla Resistenza, militando nelle Brigate "Osoppo-Friuli". La ragazza assolse coraggiosamente, per mesi, rischiosi compiti informativi, operando a Udine e nella Bassa Friulana. Catturata dai tedeschi ad Udine e tradotta a Trieste, la crocerossina seppe resistere alle più atroci torture delle SS. È stato testimoniato che nel carcere, nonostante le sofferenze, rincuorava con stoica fermezza i compagni di lotta con lei detenuti. Finì rinchiusa nella famigerata Risiera di San Sabba. Qui, a poche settimane dalla Liberazione, fu uccisa e bruciata nel forno crematorio. A Cecilia Deganutti, per il suo eroismo e per il suo altruismo, è stata anche assegnata la Medaglia d'oro della Croce Rossa.