Giuseppe Vairo
Occupato presso la Wai Assauto di Asti, dopo l'armistizio aveva preso parte attiva alla Resistenza, militando in una Brigata SAP. Tra gli organizzatori, nella fabbrica in cui lavorava, dello sciopero generale del marzo 1944, Vairo fu arrestato dalla polizia fascista nella notte del 4 marzo. Rinchiuso in carcere, vi restò per venti giorni, sino a che i partigiani, con una temeraria azione, non liberarono lui ed altri antifascisti incarcerati. Menelik (questo il nome di battaglia dell'operaio) e i suoi compagni raggiunsero subito le formazioni della Resistenza operanti nella zona delle Langhe e Vairo entrò presto a far parte, con mansioni di collegamento, del Comando della 16a Brigata Garibaldi "Generale Perotti".
Un mese e mezzo dopo, durante un rastrellamento notturno, i tedeschi riuscirono a catturare l'intero Comando della 16a Brigata. Menelik, incarcerato a Cuneo e poi ad Asti, finì per essere deportato dai nazisti in Germania. Di lì non fece ritorno e si ignorano data, luogo e circostanze della sua morte.