Calcedonio Giordano
Arruolatosi nell'Arma dei carabinieri, Calcedonio Giordano era in forza alla Legione di Roma come Corazziere. Aveva avuto modo di continuare a studiare e, conseguito il richiesto titolo di studio, il giovane ottenne di frequentare la Scuola allievi ufficiali di Firenze. Per il sopraggiungere dell'armistizio, non riuscì a completare il corso e decise di raggiungere la Capitale. A Roma occupata dai tedeschi, il giovane entrò presto a far parte della formazione partigiana costituita con i militari sbandati dell'Arma dal generale Filippo Caruso. Nella motivazione della ricompensa al valore si legge che il giovane carabiniere "noncurante dei rischi cui si esponeva, portava a compimento valorosamente le numerose azioni di guerra affidategli". Giordano cadde nelle mani della polizia nazifascista sul finire del gennaio 1944. Per due mesi fu sottoposto a torture sopportate stoicamente e, infine, trucidato alle Fosse Ardeatine.