Renzo Del Riccio
Soldato di Fanteria, Del Riccio l'8 settembre 1943 partecipò col suo reggimento a violenti scontri contro i tedeschi a Monfalcone. Tornato al suo paese, riprese il suo lavoro sino al marzo del 1944. Quando fu chiamato alle armi dalla RSI, riparò nel Comasco e si unì a una formazione delle "Matteotti". Caduto in mano ai tedeschi, nel giugno del 1944 era stato destinato alla deportazione in Germania, ma quando la tradotta giunse a Peschiera, Del Riccio era riuscito a fuggire, a tornare a Milano e a trovare rifugio presso suoi parenti. Denunciato da una spia, il giovane operaio era stato di nuovo arrestato, nel mese di luglio, in viale Monza. Incarcerato in un primo tempo a Monza, Del Riccio era stato poi trasferito a San Vittore, giusto il tempo per essere inserito nell'elenco dei quindici che sarebbero diventati "i Martiri di piazzale Loreto". A Sesto San Giovanni, dove porta il suo nome un Circolo cooperativo e dove gli è stata intitolata una via, una lapide fatta apporre dal Comune "a imperituro ricordo", lo definisce "puro fra i puri, patriota idealista".