Lorenzo Giusti
Capostazione delle Ferrovie, nel primo dopoguerra diresse gli scioperi dei ferrovieri. Con l'avvento del fascismo fu licenziato e perseguitato, tanto da essere costretto a emigrare in Francia. Di qui, allo scoppio della guerra civile in Spagna, accorse in difesa della repubblica democratica e nell'agosto del 1936 già combatteva sul fronte di Huesca con gli anarchici della "Colonna Ascaso". Sconfitta la Repubblica spagnola e tornato in Francia Giusti, come gli altri combattenti delle Brigate Internazionali, fu internato. Fatto prigioniero dai tedeschi rimase per lungo tempo in carcere. Al momento della liberazione, tornato in Italia, Lorenzo Giusti fu eletto presidente della Cooperativa ferrovieri e membro del Consiglio generale del Sindacato di categoria. Fu anche consigliere e assessore socialista nella prima Giunta di Bologna, presieduta dal sindaco Giuseppe Dozza. Nel 2009 ha preso il nome di Lorenzo Giusti il primo "Giardino sociale", inaugurato a Bologna nel quartiere di San Vitale.