Agostino "Tino" Casali
Cresciuto in famiglia con principi di libertà e democrazia, già a scuola (si sarebbe diplomato in ragioneria), ebbe a subire le conseguenze della mancata adesione alle organizzazioni fasciste. Ciò non gli impedì, durante il Secondo conflitto mondiale, di ricevere, dopo che era stato ferito, una decorazione al valor militare. Dopo l'8 settembre 1943 Casali, che era mobilitato nella Francia meridionale, partecipò alla guerra partigiana contro gli occupanti tedeschi. August Colombanì (questo il nome di copertura che aveva scelto), si battè con il maquis, nel Vaar-Collebrieres. Rientrato in Italia all'inizio del 1944,"Tino" (questo il suo nuovo nome di battaglia, che avrebbe poi sempre conservato per i compagni e per gli amici), affiancò Angelo Aliotta nell'organizzazione dei GAP del capoluogo lombardo. Nella primavera del 1944 il trasferimento nell'Oltrepò pavese, per organizzarvi le formazioni partigiane che si stavano costituendo nella zona. Prima comandante del Battaglione "Cosenz", poi commissario della Brigata "Casotti", "Tino" alla vigilia dell'insurrezione era commissario di guerra della Divisione d'assalto "Antonio Gramsci". Questa formazione di montagna, equipaggiata e armata con mezzi pesanti, dopo aspri combattimenti, superati il Po e il Ticino e liberata Pavia, sarebbe entrata per prima a Milano partecipando alla sua liberazione. Dopo la guerra, Tino Casali riprese la sua attività professionale, ma soprattutto si impegnò (dopo aver fondato con Arrigo Boldrini e altri patrioti l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), nella direzione dell'ANPI provinciale di Milano, che ha presieduto per oltre mezzo secolo, e nell'attività nelle organizzazioni democratiche. Dal 1951 al 1958 è stato segretario provinciale e regionale del Movimento dei Partigiani della Pace; dal 1956 al 1965 consigliere al Comune di Milano; nel 1969 promuove la costituzione del Comitato Permanente Antifascista per la Difesa dell'Ordine Repubblicano, di cui è presidente-coordinatore, che è diventato punto di riferimento dell'impegno democratico di istituzioni, forze politiche e sociali contro il terrorismo e la strategia delle stragi e della tensione. Ha presieduto, dal 1976 al 1981, l'ente ospedaliero milanese "Luigi Sacco" e dal 1980 al 1990 è stato di nuovo consigliere comunale, assolvendo dal 1980 al 1985 al ruolo di assessore. Non a caso Tino Casali è tra i protagonisti del film documentario Il primo giorno-Milano, 25 aprile 1945, realizzato dalla Provincia di Milano (con la regia di Marco Pozzi su progetto dello stesso Pozzi e di Sergio Fiorini) e presentato, al Teatro "Dal Verme" di Milano, nel sessantesimo anniversario della Liberazione. Al 14° Congresso nazionale dell'ANPI, che si è tenuto a Chianciano Terme nel 2006, Casali (che aveva svolto la relazione introduttiva) è stato eletto Presidente nazionale, succedendo ad Arrigo Boldrini, impossibilitato per motivi di salute a continuare a dirigere l'Associazione. Da tempo ammalato, è stato eletto il 17 giugno 2009 Presidente Onorario dal Comitato Nazionale. Muore il 29 ottobre 2015.