Umberto Lazagna
Tra i fondatori (in rappresentanza del Partito liberale) del Comitato militare del CLN della Liguria, Umberto Lazagna svolge numerose missioni tra i primi nuclei partigiani costituitisi tra Genova e La Spezia, tra i quali c'è quello del figlio Giambattista. Braccato dai repubblichini, l'esponente del Comitato militare del CLN ligure riesce a raggiungere i gruppi della Resistenza in Val d'Aveto e di qui passa a coordinare le formazioni in Val Trebbia, nel Parmense e nel Piacentino. È noto come liberale d'orientamento cattolico - e ciò facilita le trattative con le missioni militari alleate per i lanci di armi anche ai garibaldini - ma nonostante il suo orientamento ideale, entra in contrasto con Aldo Gastaldi, comandante della "Cichero". Lazagna (che nel settembre del 1944 è capo di stato maggiore della IV Zona operativa ligure e che, come tale, mette a punto i piani per l'insurrezione di Genova), al momento della liberazione del capoluogo, è vicecomandante della VI Zona. Nell'immediato dopoguerra l'avvocato piemontese aderisce alla Democrazia cristiana, ma già nel 1947 esce dalla DC, aderendo al Movimento cristiano per la pace.