Augusto Bazzino
Chiamato alle armi per gli obblighi di leva nel gennaio del 1937, Bazzino fu arruolato nella Marina militare nella categoria marò-autista e prestò servizio, sino al congedo, nel deposito CREM di La Spezia. Richiamato in servizio nel giugno del 1940, fu di nuovo destinato alla base di La Spezia. Qui lo sorprese l'armistizio e Bazzino, rifiutando di collaborare con la Marina della repubblichina di Salò, prese la via della montagna e si diede alla lotta di resistenza, impegnandosi nei GAP e nelle SAP delle Brigate d'assalto "Garibaldi" operanti nel Savonese.
Il giovane autista si distinse subito per audacia e perizia e fu nominato dapprima comandante di distaccamento e, nel marzo del 1945, comandante di brigata. Cadde combattendo alla testa dei suoi uomini nei giorni dell'insurrezione nazionale. Il 26 luglio 1950, l'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi ha firmato il decreto che assegna ad Augusto Bazzino la massima ricompensa al valor militare. Al nome del valoroso partigiano è stata intitolata una via di Savona.