Maria Assunta Lorenzoni
Figlia del professor Giovanni Lorenzoni, docente a Firenze e segretario generale dell'Istituto internazionale d'agricoltura, Maria Assunta, durante la seconda guerra mondiale, aveva prestato servizio come crocerossina. All'armistizio, la ragazza prese subito contatti con gli antifascisti fiorentini. Entrata a far parte di un gruppo che si era fuso con la V Brigata "Giustizia e Libertà", a Tina - questo il nome con il quale era conosciuta - fu affidato l'incarico dei collegamenti con il comando della Divisione "GL". Per mesi svolse pericolose missioni, portandosi a più riprese a Milano e in altre località del Nord, organizzando l'espatrio di cittadini d'origine ebraica e di perseguitati politici. Durante la battaglia per la liberazione di Firenze, la Lorenzoni per ben tre volte riuscì ad attraversare le linee di combattimento per portare ordini al Comando d'Oltrarno. Finita nelle mani di una pattuglia tedesca, Tina fu portata a villa Cisterna e rinchiusa in una stanzetta per esservi interrogata. Rimasta sola la ragazza tentò la fuga, ma mentre stava scavalcando il reticolato che recingeva la costruzione fu abbattuta da una raffica di mitra. Nella stessa mattinata suo padre, che saputo della cattura di Tina aveva raggiunto un avamposto degli Alleati per organizzarvi uno scambio di prigionieri, cadde colpito da una granata tedesca.