Anna Rosa Gallesio Girola
Come lei stessa amava definirsi era una "giornalista prestata alla politica". Durante l'ultima guerra, esercitava già la professione nella redazione torinese de L'Italia. Figlia di un sindacalista cattolico perseguitato dai fascisti, dopo l'armistizio era entrata subito nella Resistenza, rappresentando la DC nel CLN regionale piemontese e nei Gruppi di Difesa della Donna.
Impegnata soprattutto nell'assistenza ai perseguitati dai nazifascisti e nei rifornimenti ai partigiani piemontesi e lombardi, nel dopoguerra Rosa Gallesio ha lavorato prima al Popolo Nuovo, poi alla Gazzetta del Popolo e infine (dal 1961 al 1977) a La Stampa come cronista sindacale. Si è sempre impegnata in difesa dei diritti delle donne e di una maggiore giustizia sociale e (come ha fatto ancora nel 2005, in occasione del convegno di Montecatini organizzato dalla FNSI su "Il giornalismo italiano da Giovanni Amendola alla Liberazione"), testimoniando sulla Resistenza.
Anna Rosa Gallesio Girola era presidente onorario dell'Associazione dei partigiani cristiani "Giorgio Catti".