Aldo Garosci
Laureatosi a Torino con Gioele Solari, dopo l'assassinio di Matteotti e la promulgazione delle leggi eccezionali fasciste, Garosci (che era stato tra gli animatori delle manifestazioni studentesche di opposizione al regime), dà vita con Mario Andreis al gruppo torinese di "Giustizia e Libertà" e al foglio clandestino Voci d'officina. Nel gennaio del 1932 tutto il gruppo è arrestato e Garosci ripara a Parigi, dove incontra Carlo Rosselli e con lui collabora alla redazione del settimanale Giustizia e Libertà. Nell'estate del 1936, accorre in Spagna con la "Colonna Rosselli" e si batte contro i franchisti, restando ferito a Uesca nella battaglia di Monte Pelato. Dopo la sconfitta in Spagna, e l'occupazione nazista della Francia, Garosci si rifugia negli Stati Uniti. A New York conosce Gaetano Salvemini e sarà, nel 1941, uno degli animatori della "Mazzini society". Negli USA collabora anche ai Quaderni italiani di Bruno Zevi. Tornato in Italia dopo la caduta del fascismo, Garosci partecipa alla Resistenza romana, nelle file del Partito d'Azione. Direttore del quotidiano azionista L'Italia socialista, quando il partito, nel dopoguerra, si scioglie passa al PSI e nel gennaio del 1947 appoggia la scissione guidata da Giuseppe Saragat. Nel 1953, aderendo al movimento di "Unità Popolare", contribuirà a far fallire la "legge truffa", voluta fortemente da De Gasperi. Collaboratore de Il Mondo di Pannunzio, ha insegnato, all'Università di Torino, Storia contemporanea e storia del Risorgimento. Tra le tante opere di Aldo Garosci, si ricordino: Jean Bodin. Politica e diritto nel Rinascimento francese (stampato nel 1934 in Italia grazie all'amico Giorgio Agosti), Vita di Carlo Rosselli (1945), Storia della Francia moderna (1947), Storia dei fuorusciti (1953), Pensiero politico e storiografia moderna (1954), Gli intellettuali e la guerra di Spagna (1959) e San Marino. Mito e storiografia tra i libertini e il Carducci (1967), Antonio Gallenga. Vita avventurosa di un emigrato dell'800 (1979).