Valeria Jacchia
Nel luglio del 1943 si era laureata in Agraria, presso l'Università di Bologna, con una tesi sulle coltivazioni ibride di frumento. Dopo l'armistizio il padre, Mario, notoriamente antifascista, decise di trasferirsi con tutta la famiglia nel Modenese per sfuggire a un sicuro arresto. Così mentre Mario Jacchia diventava, con un nome di copertura, rappresentante delle formazioni GL e del PdA nel comitato militare del CLN dell'Emilia Romagna, Valeria si aggregò alla 7ma Brigata "Modena" della Divisione "Armando". La ragazza operò prevalentemente come staffetta del CLN dall'Emilia a Milano, ma partecipò anche alla battaglia di Montefiorino, del luglio 1944, in difesa della "repubblica partigiana", nella quale caddero in combattimento cinquanta patrioti. Nel dopoguerra la Jacchia ha lavorato, come sperimentatrice, all'Istituto per la Cerealicoltura di Bologna.