Derna Scandali
Cresciuta in una famiglia di antifascisti, dopo la licenza elementare era stata assunta come operaia in un'azienda di abbigliamento. Allo scoppio della guerra, per sottrarsi ai bombardamenti, si era trasferita con la famiglia nel comune di Agugliano, alla periferia di Ancona. È qui che Derna entra in contatto con un distaccamento del GAP di Jesi e inizia a svolgere il ruolo di staffetta.
Nel gennaio 1944 è nominata segretaria della cellula comunista di Agugliano. Dopo la Liberazione, tornata nel capoluogo, partecipa attivamente alla nascita dei Gruppi di difesa della donna e dell'UDI, impegnandosi in numerose iniziative per la ricostruzione del tessuto sociale della città e per l'accoglienza dei reduci dal fronte. Contemporaneamente svolge un'intensa attività di propaganda per il PCI nella sezione "Mario Zecca", collaborando tra l'altro con l'organo di stampa locale Bandiera Rossa. Nella prima metà del 1945, su richiesta del suo partito, si iscrive alla Scuola centrale del PCI a Roma, dove frequenta un corso di tre mesi. Tra i docenti: Palmiro Togliatti, Lucio Lombardo Radice e Celeste Negarville.
Tornata ad Ancona, entra a far parte della locale Camera del lavoro, riaperta il 18 luglio del 1944, all'indomani della liberazione della città con l'arrivo della II Armata polacca. Pochi mesi dopo, nel luglio del 1945, partecipa al Convegno provinciale del PCI, che si tiene ad Ancona ed è presieduto da Adele Bei, durante il quale viene annunciata la nascita della Commissione consultiva femminile della CdL. Nel novembre dello stesso anno entra nel Comitato federale del PCI di Ancona. Dal 1945 al 1955 Derna ricopre l'incarico di segretaria della Commissione femminile della CdL di Ancona, con una parentesi presso la CdL di Macerata dove, dal 1948 al 1949, svolge la stessa mansione.
In questo periodo visita decine di fabbriche disseminate nel territorio, portando avanti numerose battaglie sindacali che mirano principalmente al miglioramento degli ambienti di lavoro. Alle "Cartiere Miliani" di Fabriano (dove nel 1945 seicento dei novecento operai lì occupati erano donne), dopo uno sciopero diretto da Derna Soldati si ottenne l'installazione di un impianto di depurazione dell'aria presso il reparto cernita, nel quale un'altissima percentuale di operaie lamentava gravi patologie dell'apparato respiratorio. Successivamente Derna si occupò a fondo delle condizioni di lavoro nelle filande che costituivano, esclusa la cartiera di Fabriano, la più antica attività manifatturiera della provincia di Ancona.
Tra i risultati raggiunti: la regolarizzazione di molti contratti e l'iscrizione della manodopera femminile agli istituti previdenziali. Derna si dedica molto anche al problema del lavoro sommerso a domicilio, svolto principalmente dalle donne. Tra i settori che vi ricorrono maggiormente, la commissione femminile individua quello degli strumenti musicali. Nel 1953 è Derna ad organizzare la Conferenza provinciale della Donna lavoratrice, al termine della quale viene approvata la Carta rivendicativa della lavoratrici anconetane, nella quale le richieste salienti sono: un livello massimo di sperequazione tra uomo e donna del 13%; l'applicazione integrale della legge sulla maternità e infanzia; l'estensione anche alle mezzadre e alle lavoratrici statali, del diritto alla conservazione del posto di lavoro dopo il matrimonio; l'approvazione di un progetto di legge a tutela delle lavoratrici a domicilio; il rispetto sul luogo di lavoro della personalità e della dignità delle lavoratrici.
Derna Scandali è uscita dalla CdL di Ancona nel 1955 e da questa data, fino al 1970, ha continuato a militare nel PCI, senza tuttavia ricoprirvi incarichi. Nel 1970 è entrata nella Direzione nazionale del Sindacato pensionati italiani, dove è rimasta fino al 1978. Nel 1987 il Comune di Ancona le ha assegnato un diploma di benemerenza per il suo impegno in favore della tutela dei diritti e della dignità delle persone anziane e, nel 1988, l'allora segretario generale della CGIL, Sergio Cofferati, le ha consegnato a Roma un riconoscimento per la sua lunga militanza nel sindacato.
Derna Scandali si è spenta a 98 anni nella Casa di riposo Benincasa di Ancona, che aveva contribuito a far realizzare.
(l.v.)