Ferruccio Parri
Durante il conflitto 1915-18 è ferito quattro volte al fronte; merita due promozioni sul campo e tre decorazioni; è associato all'ufficio operativo del comando supremo dell'esercito.
Dopo la fine del conflitto si trasferisce a Milano, dove è insegnante al Liceo Parini di Milano e redattore del Corriere della sera.
Nel '26 con Carlo Rosselli organizza l'espatrio clandestino del leader socialista Filippo Turati. Più volte arrestato e confinato a Ustica e Lipari, rifiuta la domanda di grazia. Nel 1930 è nuovamente assegnato al confino per 5 anni unitamente ad altri esponenti del movimento antifascista Giustizia e Libertà.
Promotore del Partito d'Azione (PdA), suo rappresentante nel Comitato militare del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia (CLNAI), poi Vice comandante del corpo volontari della libertà (CVL).
Arrestato casualmente a Milano e affidato ai tedeschi viene trasportato in Svizzera nel quadro di uno scambio concordato di prigionieri con ufficiali germanici nelle mani dei partigiani. Partecipa attivamente alla fase conclusiva della Resistenza e all'insurrezione di Milano.
Nel 1945 presidente del Consiglio dei ministri a Roma; successivamente eletto senatore, poi nominato senatore a vita è presidente fino alla morte del gruppo parlamentare della Sinistra indipendente. Presidente della Federazione italiana associazioni partigiane (FIAP), autore di importanti saggi sulla storia della Resistenza.