Luigi Antonio Tami
Allievo del professor Egidio Meneghetti dell'Università di Padova, dove s'era iscritto alla Facoltà d'Ingegneria, dopo l'8 settembre 1943 lo seguì con altri giovani nella lotta antifascista, prima tenendo i collegamenti fra i CLN di Padova, Venezia e Udine, poi assumendo il comando del Battaglione "Monte Nero" della Brigata "Osoppo-Friuli". In questa veste provvide ai rifornimenti di armi e munizioni, impegnò nella Resistenza decine di giovani, organizzò il passaggio dalle file tedesche a quelle partigiane di numerosi militari cosacchi, condusse a termine temerarie azioni di sabotaggio lungo la linea ferroviaria Udine-Tarvisio.
Eros, questo il suo nome di battaglia, fu catturato dai tedeschi con il partigiano Giovanni Bertoldi (Congo) mentre tornavano da una missione. Consegnati alle SS, i due ragazzi furono portati a Raspano, dove Tami risiedeva, per venire impiccati sulla pubblica piazza. Prima che il boia mettesse loro il cappio al collo, Eros e Congo tentarono la fuga, ma furono raggiunti e crivellati di pallottole. Per soprammercato, i tedeschi diedero alle fiamme la casa paterna di Luigi Antonio Tami. Dopo la Liberazione, l'Università di Padova ha conferito al suo intrepido studente la laurea honoris causa.