Roberto Perdomi
Era studente universitario quando fu chiamato alle armi. Sottotenente del Genio, dopo lo sbandamento seguito all'armistizio, il giovane fu arruolato nella RSI. Perdomi restò con i repubblichini cinque giorni, poi abbandonò l'esercito fascista ed entrò in una formazione partigiana di "Giustizia e Libertà" col nome di battaglia di "Roby". Nominato capo di stato maggiore della V Divisione GL, Perdomi passò nell'agosto del 1944 nella II Divisione. Nel marzo del 1945, dopo che nel febbraio era stato ferito durante uno scontro con i nazifascisti, "Roby" assunse il comando della X Divisione "Giustizia e Libertà", che guidò sino alla Liberazione. Dopo la guerra, il giovane riprese gli studi e si laureò in ingegneria. Svolse con successo la professione, tanto da essere nominato Cavaliere della Repubblica. Le sue ceneri sono state tumulate nella tomba dei Perdomi a Piossasco (Torino).