Paolo Murialdi
Si era laureato in giurisprudenza, ma non ha mai fatto l'avvocato. Già negli anni dell'Università, infatti, aveva cominciato a collaborare con i giornali sino a che, nel 1939, non era stato assunto come praticante a Il Secolo XIX . In un suo libro di memorie (La traversata. Estate 1943- Primavera 1945, edito da Il Mulino), Murialdi ha raccontato la sua esperienza nella Resistenza. Ve lo aveva coinvolto Italo Pietra (che fu ispettore delle "Garibaldi" nell'Oltrepò pavese e poi comandante di zona delle Divisioni garibaldine "Aliotta" e "Gramsci", della Divisione "Matteotti" Valle Versa e della Divisione GL "Massenzio-Masia"), suo amico durante le prime esperienze giornalistiche genovesi e, poi, anni dopo la Liberazione, al Giorno, dove Murialdi era passato dal Corriere della sera. Nell'Oltrepò Murialdi fu incaricato, per i lunghi mesi dell'occupazione, di mediare tra le varie formazioni partigiane, di tenere i collegamenti tra queste e di queste con gli Alleati. Fu lui a convincere i militari cecoslovacchi, che combattevano con i tedeschi, a passare, armi e bagagli, con i patrioti italiani. Nella successiva attività professionale, a Murialdi è riconosciuto il merito di essere stato (quando, dal 1974 al 1981, fu presidente del Sindacato unitario dei giornalisti), tra i principali artefici di quella "Legge di riforma dell'editoria", che ha contribuito al risanamento del settore, al rinnovo tecnologico, alla difesa dell'occupazione e, soprattutto, a porre limiti alla concentrazione delle testate e a sviluppare il pluralismo dell'informazione. Tesoriere, dal 1986 al 1990, della Federazione internazionale dei giornalisti, Murialdi è stato anche, dal luglio 1993 al luglio 1994, consigliere di amministrazione della RAI. La parte più rilevante della sua attività intellettuale comprende, oltre all'insegnamento universitario, la pubblicazione, nel 1974 presso Laterza, della Storia del Giornalismo. Nel 1976 ha fondato la rivista Problemi dell'Informazione. Tra i suoi lavori più importanti, oltre alle voci Giornali e Giornalismo sull'Enciclopedia Italiana, il volume Come si legge un giornale, edito nel 1975 da Laterza. Quando questo maestro di giornalismo è mancato, dopo lunga malattia, all'età di 87 anni, ha voluto che la sua scomparsa fosse annunciata a funerali avvenuti.