Sante Vignuzzi
Era entrato nella Resistenza nel gennaio del 1944, per non rispondere alla chiamata alle armi della RSI. Militante nella 36ma Brigata Garibaldi "Bianconcini", il ragazzo ricevette presto l'incarico di ispettore di battaglione. La sua formazione, che operava sull'Appennino tosco-emiliano, nell'ottobre del 1944 si scontrò nel Ravennate con preponderanti forze nazifasciste in località Piano di Sopra a Santa Maria di Purocelo. Nel combattimento "Tonio", questo il nome di copertura di Sante Vignuzzi, fu ferito gravemente con un altro partigiano (Osvaldo Bianchi). I due giovani erano in condizioni di non poter essere trasportati e chiesero ai loro compagni di sganciarsi, dopo averli nascosti in una macchia. Purtroppo i tedeschi batterono il terreno a palmo a palmo e riuscirono a scoprire dove i partigiani avevano trovato rifugio. Vignuzzi e Bianchi furono trucidati sul posto.