Enrico Minio
Attivo antifascista, nel 1922 era entrato nel Partito comunista; nel 1928 subì il primo arresto, in seguito al quale scontò sette anni di carcere. Di nuovo arrestato nel 1936 e condannato ad altri 22 anni, fu incarcerato a Roma, a Castelfranco Emilia e a Civitavecchia. Antonio Pesenti, che aveva diviso con lui la cella a “Regina Coeli”, sosteneva scherzosamente con Minio che era un intellettuale che vantava origini operaie, ignorando gli anni ed anni di studi compiuti in prigione.
Dopo il 25 luglio 1943, Minio, uscito dal carcere, fu tra i primi organizzatori e dirigenti della Resistenza nel Lazio e, dopo la Liberazione, fu per anni sindaco di Civitacastellana, deputato alla Costituente e, per tre Legislature, senatore del PCI.
Si tolse la vita nel suo ufficio di Palazzo Giustiniani, dove si occupava delle pratiche previdenziali dei parlamentari.