Nello Iacchini
È stato il primo partigiano italiano che ha ricevuto il “Certificato al Patriota”, un diploma che è meglio conosciuto come “Brevetto Alexander”.
Questo documento fu consegnato a Nello Iacchini dal comandante in capo delle Forze alleate in Italia quando, il 26 agosto 1944, salvò Winston Churchill e forse lo stesso Harold Gorge Alexander, bloccando con altri due garibaldini un soldato tedesco che stava per sparare allo statista inglese, che stava ispezionando la valle del Metauro.
L’episodio ebbe grande risonanza soltanto quando, il 23 agosto del 2004 (ma tre anni prima ne aveva già parlato “Il Messaggero”, nella sua edizione marchigiana), il quotidiano “Times” gli dedicò una mezza pagina, riproducendo il testo del “Certificato al Patriota” che così suonava: “Nel nome dei governi e dei popoli delle Nazioni Unite, ringraziamo Nello Iacchini per aver combattuto sui campi di battaglia, militando nei ranghi dei patrioti… Nell’Italia rinata i possessori di questo attestato saranno acclamati come patrioti che hanno combattuto per l’onore e la libertà”.
Sulla vicenda, Nello Iacchini (che nel dopoguerra è vissuto gestendo un negozio di scarpe alla periferia di Pesaro ed è prematuramente scomparso per un tumore), aveva intrattenuto nel 1974 una fitta corrispondenza con Arrigo Boldrini, allora presidente dell’ANPI. Oggi tutti i documenti sono conservati nel “Museo della Linea Gotica” di Montemaggiore al Metauro.
Nel 2005 il Comune di Saltara ha intitolato al partigiano pesarese un parco pubblico.