Andrea Bontadini
Nell’androne del Circolo familiare di via Progresso, 22 (nel quartiere milanese di Greco) nel decennale della Liberazione l’ANPI aveva collocato, a nome della cittadinanza del quartiere, una lapide in ricordo dell’operaio delle Ferrovie dello Stato presso le quali lavorava.
Sul marmo, che reca anche una foto dell’operaio milanese, è scritto: “LOTTANDO PER LA LIBERTA’ /QUI VISSE/ ANDREA BONTADINI / TRUCIDATO IL 24-12-1944/ NEL CAMPO DI STERMINIO/ DI MAUTHAUSEN”.
Attivo antifascista, Bontadini era stato arrestato a Milano dai repubblichini, e consegnato ai tedeschi. Deportato prima nel campo di transito di Bolzano-Gries e di qui, dopo due settimane a Flossenburg, l’operaio il 7 settembre 1944 vi era stato immatricolato col numero 21611.
Il 25 ottobre per Bontadini nuovo trasferimento e nuova immatricolazione a Mauthausen, questa volta col numero 108543. Due mesi dopo l’operaio milanese moriva nel sottocampo di Gusen, dove era stato infine destinato.
Andrea Bontadini è ricordato a Milano, oltre che in via Progresso, anche sul monumento che in via Sassetti è stato eretto in memoria dei Caduti del quartiere “Isola” e, tra i Caduti grechesi, al cimitero di piazza Greco.