Eugenio Musolino
Aveva interrotto gli studi all’Università per arruolarsi volontario nella Prima guerra mondiale, ma quando era tornato a casa le idee di Musolino (nonostante la Medaglia d’argento meritata a costo di gravi ferite), erano profondamente cambiate.
Al suo paese Musolino fonda infatti una Sezione socialista e nel 1926 (due anni prima era passato al PCd’I), è tra i dirigenti della Federazione di Reggio Calabria e segretario del “Soccorso rosso”.
Musolino, (che si è nel frattempo laureato e che si batte contro gli agrari del luogo), è preso di mira dai fascisti. Il 4 maggio 1928 il Tribunale speciale gli infligge 18 anni di reclusione; non li sconterà tutti per la caduta di Mussolini e, tornato a Reggio, rifonderà con altri compagni la Federazione comunista della quale diverrà dirigente e che rappresenterà nel Consiglio comunale della città e in quello provinciale.
Nominato commissario dei Consorzi di bonifica, Musolino entra nel CC del PCI e nella sua Commissione di controllo. Eletto alla Costituente è nominato anche senatore di diritto, per aver scontato più di cinque anni nelle prigioni fasciste.
Nel 1953, candidato dal PCI per la Camera dei deputati è eletto e, nel corso della Legislatura, assumerà l’incarico di vice presidente della Commissione Giustizia.
Tra gli scritti di Eugenio Musolino (che è stato anche autore di “Fazzoletto rosso”, un’opera teatrale in quattro atti), ricordiamo qui soltanto “Quarant’anni di lotte in Calabria”, pubblicato nel 1977 da Teti Editore, e “Umanità e Rivoluzione”, stampato da “La Procellaria”.