Agenore Fabbri
Frequentata la Scuola d’Arti e Mestieri di Pistoia, Fabbri era stato ammesso all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Sul finire degli anni Trenta, quando aveva già esposto con successo sculture a Roma e a Napoli ed era giunto al culmine di una carriera artistica, che l’aveva visto allestire mostre antologiche al Wilhelm Lembruk Museum di Duisburg e al Ludwig Museum di Colonia, l’artista si era trasferito ad Albisola (SV), dove avrebbe lavorato per il resto della vita, primeggiando anche nelle opere in ceramica.
Durante l’occupazione tedesca Agenore Fabbri era passato da Milano, impegnandosi nel capoluogo lombardo nella lotta ai nazifascisti. Di quell’esperienza è, oggi, una delle tante testimonianze il Monumento alla Resistenza eretto a Savona, in piazza Martiri della Libertà.
Il Comune di Toirano (SV) (dove nel 1969 Fabbri aveva realizzato il monumento bronzeo di piazza Rosciano, simboleggiante la distruzione e il dolore per le 44 vittime del bombardamento alleato del 12 agosto 1944), ha celebrato solennemente il centenario della nascita dello scultore antifascista.