Paolo Lo Monaco
L’8 settembre 1943 si trovava come soldato di leva in Veneto e divenne subito uno dei tanti “militari sbandati”.
Com’è riuscito a ricostruire Ivano Sartor (partendo da un cippo che, nel dopoguerra, era stato collocato nella piazza del Municipio di Quarto d’Altino), Lo Monaco dopo l’armistizio si era unito ai partigiani guidati da Angelo Gobbo, che era conosciuto nella Resistenza col nome di battaglia di “Franco”.
A pochi giorni dalla Liberazione, il partigiano siciliano era stato catturato dopo uno scontro con i nazifascisti. Fu fucilato da militi della Brigata Nera (come ha accertato la Corte straordinaria d’Assise di Venezia con sentenza del 4 ottobre 1945), davanti a una chiesa del luogo.
Nel dopoguerra, per l’interessamento dell’ANPI nazionale, si è potuto risalire alla famiglia di Paolo Lo Monaco, i cui resti riposano oggi nel cimitero della sua terra d’origine.