Antonio Gionchetti
Era ancora studente all’Università di Bologna quando fu chiamato alle armi e arruolato come ufficiale di Fanteria nella Divisione Messina. Aggregato, col grado di sottotenente al 2° Reggimento di artiglieria della Divisione e mandato in Montenegro, Antonio Gionchetti dopo l’8 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi e internato a Deblin, Sandbostel e Wietsendorf.
Sopravvissuto alle durissime condizioni dell’internamento (è stato calcolato che degli oltre 600 mila Internati Militari Italiani siano morti nei campi tra 37 mila e 50 mila soldati, tra cui almeno 4.600 I.M.I. furono passati per le armi dai nazisti), Antonio Gionchetti, tornato in Italia nell’agosto del 1945, apprese della morte del fratello più giovane, Renato, fucilato dai nazifascisti presso Fabriano.
Ripresi gli studi interrotti, Antonio si laureò in Farmacia.