Giovanni Spangaro
Giovanni Spangaro, quintogenito in una famiglia con sette figli dove convergono il fervente socialismo del padre Michele, combattente nella Grande guerra, e l’alto spirito religioso della madre Maria, dopo le scuole medie dai Salesiani proseguirà la sua formazione come geometra entrando al collegio Bertoni di Udine e legandosi di amicizia col futuro arcivescovo della città monsignor Pietro Brollo.
Ancora studente, però, a soli 14 anni, contro il parere dei familiari, iniziò a svolgere il ruolo di staffetta nella Resistenza portando informazioni, ordini e viveri, a piedi, in bicicletta o in motoretta, dai paesi della valle d’Ampezzo ai reparti della Brigata Garibaldi sparsi tra le montagne, partecipando da protagonista alle vicende della Libera Repubblica della Carnia e dell’Alto Friuli.
“Teribile” (con una ‘erre’ sola), questo l’impegnativo nome di battaglia per un adolescente, diventò praticamente un eroe quando, nella primavera del 1945, riuscì a salvare dalla distruzione un intero paese. Le truppe cosacche al seguito degli occupanti nazisti volevano incendiare il borgo di Voltois per ritorsione in seguito al furto dei loro cavalli: Giovanni, insieme a monsignor Luigi Martin e al partigiano Cornelio Termine, grazie alla salda determinazione e alle sue doti di umanità, riuscì a escogitare un rimedio e a sventare la distruttiva minaccia.
Il figlio del comandante dei cosacchi, in segno di stima per la decisiva opera di mediazione, gli regalò anche un paio di sci. Nel dopoguerra, Spangaro ha saputo trasformarsi da stimato professionista alle dipendenze di varie aziende friulane in imprenditore sempre all’avanguardia, capace di dare impulso allo sviluppo della sua terra d’origine e creare opportunità di lavoro.
Prima cofondatore della Vetroresina, nome storico dell’industria friulana, poi, dagli anni ’80, al ritorno da un viaggio in Giappone, impegnato nella frontiera delle nuove tecnologie applicate all’elettronica, ha ricoperto importanti incarichi nella Confindustria di Udine, fornendo il suo contributo in termini di idee e innovazione, ed è stato amministratore del periodico la Vita Cattolica e nel gruppo editoriale dell’emittente Radio Spazio.
Senza mai tralasciare la sua esperienza resistenziale: Giovanni Spangaro, con spirito moderno e sempre aggiornato, ha guidato come Presidente l’ANPI di Udine e l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione. Dopo aver pubblicato scritti e ricerche sulla storia di Voltois e della Carnia, recentemente si era impegnato e appassionato alla realizzazione del film Carnia 1944, sulle vicende anticipatrici del processo democratico nel nostro Paese.
Nel 2010 è stata pubblicata la storia della sua vita nel volume Giovanni Spangaro - Teribile di Abbondio Bevilacqua.