Filippo Acciarini
Impiegato delle Ferrovie dello Stato e militante del Partito socialista, Acciarini fu tra i collaboratori dell'Ordine Nuovo e, in seguito, corrispondente e redattore dell'Avanti!. Licenziato dalle Ferrovie perché antifascista, nel dicembre del 1922 fu anche oggetto di un attentato squadrista. Nel 1928 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale. Il processo si concluse con un'assoluzione per insufficienza di prove. Nel 1942 Acciarini entrò nella Direzione centrale del Partito socialista italiano, ricostituita clandestinamente, ed un anno dopo assunse la direzione dell'Avanti! clandestino.
Nel marzo del 1944 fu tra gli organizzatori, a Torino, dello sciopero generale contro la fame e il terrore e, proprio in conseguenza di questa grande mobilitazione operaia contro i fascisti e gli occupanti tedeschi, fu arrestato. Filippo Acciarini fu dapprima rinchiuso nel carcere di San Vittore a Milano e poi trasferito, per un breve periodo, nel campo di concentramento di Fossoli. Deportato a Mauthausen, lasciò la vita in quel lager.
A Recanati, dove per alcuni anni visse, gli è stata intitolata una via.