Renata Agostini Pizzino
Cresciuta in una famiglia di tradizioni anarchiche, si era impegnata da giovane nel sociale aderendo ad un'organizzazione cattolica. Durante l'occupazione nazifascista, aveva preso parte alla lotta clandestina con generosità e passione. Lo stesso entusiasmo mise, dopo la Liberazione, nell'organizzazione dell'accoglienza agli ex deportati, sopravvissuti ai campi nazisti. Renata Agostini, avvalendosi del determinante apporto della Compagnia Unica dei portuali genovesi, avviò poi la straordinaria esperienza di "Villa Perla". Questa struttura, essendo stati chiusi gli istituti destinati ad ospitare gli orfani di guerra, divenne una casa per il recupero e l'educazione dei ragazzi (molti del Sud), che non avevano più una famiglia. Nacque così, grazie alla Agostini, il Collegio di Villa Perla, che diventò un'istituzione laica di primo piano.
Eletta, nelle file del Partito comunista, nel Consiglio provinciale di Genova, Renata Agostini Pizzino si affermò anche come imprenditrice illuminata nel settore metalmeccanico e fu fondatrice e presidente per la Liguria, dell'AIDDA, l'associazione delle donne dirigenti d'azienda. Nei suoi ultimi anni si è adoperata in attività di sostegno ai malati cronici, dedicandosi in particolare all'Associazione per i malati di alzheimer della Liguria.