Ines Bedeschi
Sin dall'8 settembre 1943, Ines Bedeschi aveva preso parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza emiliana. Nell'aprile del 1944, quando a Bologna si costituì il Comando unificato militare Emilia Romagna (CUMER), Ines Bedeschi, con il nome di Bruna, ne divenne una delle più valorose staffette. Imponendosi per intelligenza e audacia, Bruna portò a termine, sin quasi alla Liberazione, numerosi e delicati incarichi di fiducia. Catturata durante una missione, la donna fu barbaramente torturata e infine uccisa dai nazifascisti.
Nel settembre del 1968, alla memoria di Ines Bedeschi è stata concessa la massima onorificenza militare italiana, con questa motivazione: "Spinta da ardente amor di Patria, entrava all'armistizio nelle formazioni partigiane operanti nella sua zona, subito distinguendosi per elevato spirito e intelligente iniziativa. Assunti i compiti di staffetta, portava a termine le delicate missioni affidatele incurante dei rischi e pericoli cui andava incontro e dell'assidua sorveglianza del nemico. Scoperta, arrestata e barbaramente torturata, preferiva il supremo sacrificio anziché tradire i suoi compagni di lotta".