Lorenzo Beltrametti
A metà gennaio 1944 truppe tedesche e fasciste iniziarono il primo rastrellamento di vasta portata in Valsesia. L'azione si concentrò, per la valle di Cellio, sulla zona del monte Briasco e sulla frazione di Castagneia, dove aveva base un comando partigiano. Per ostacolare i movimenti dei mezzi blindati nazifascisti, Beltrametti, che era stato tra gli organizzatori dei primi nuclei della Resistenza della zona, si offrì di minare un ponte per impedire il passaggio dei blindati.
Fallito, per un improvviso attacco nemico, un primo tentativo, il valoroso patriota non desistette e, nello stesso giorno riuscì a portare a termine l'azione. Fu catturato proprio mentre era ancora in prossimità del ponte che aveva fatto saltare. Dopo averlo a lungo, inutilmente torturato per strappargli informazioni, i fascisti lo passarono per le armi.
Lorenzo Beltrametti è stato decorato alla memoria, come "luminoso esempio di ardimento ed attaccamento alla causa della libertà".