Giovanni Battista Berghinz
Tenente d'Artiglieria in s.p.e., era stato trasferito in Francia dall'Africa orientale. Dopo l'armistizio riuscì a raggiungere l'Udinese dove, nel novembre del 1943, si arruolò nelle formazioni partigiane della Divisione "Osoppo-Friuli", con le quali si distinse in numerose azioni di sabotaggio e in colpi di mano. Il 28 luglio del 1944, Berghinz cadde in mano al nemico. Atrocemente seviziato e accecato, fu infine tradotto a Trieste nel carcere del Coroneo e qui fucilato.
La motivazione della MdO concessa alla sua memoria recita: "Ardente passione e sublime senso del dovere fecero di lui un eroe, che, lasciata la terra straniera ove combatteva, tornava attraverso stenti e peripezie sul sacro suolo della Patria per impugnare le armi e difenderla dalla oppressione. In innumerevoli audaci sabotaggi e arditi colpi di mano rifulgeva il suo valore santificato dall'epica lotta combattuta. Arrestato, seviziato e ridotto quasi cieco, subiva con stoica rassegnazione e fiero contegno ogni martirio, ma non tradiva i compagni. Decedeva sotto i colpi dei suoi carnefici assurgendo nel cielo dei più puri eroi della Patria".