Vincenzo Biscotti
Col fratello minore Antonio (che era nato a Tavigliano in provincia di Vercelli, nel 1925), Vincenzo era entrato nella Resistenza subito dopo l'annuncio dell'armistizio. Col nome di battaglia di "Mitra 1" (il fratello si faceva chiamare "Mitra 2"), Biscotti assolse all'incarico di vice comandante di battaglione di una Brigata Garibaldi. Quando, nel gennaio 1945, i fratelli si aggregarono alle formazioni Matteotti, Vincenzo Biscotti fu nominato comandante di brigata e il fratello divenne vice comandante di distaccamento. Caddero entrambi combattendo contro i nazifascisti nel Biellese.
Alla memoria di Vincenzo Biscotti è stata concessa la Medaglia d'argento con una motivazione che dice: "Entrato tra i primi nelle file partigiane, si distingueva in numerosi combattimenti per ardimento e dedizione, restando ferito due volte. ... Attaccato da soverchianti forze avversarie, accettava intrepidamente l'impari combattimento. ... Resasi la situazione insostenibile, ordinava ai suoi uomini di ripiegare mentre egli, insieme con un fratello, restava in posto per proteggere la ritirata. Nel corso di tale generosa azione, colpito insieme a fratello da raffica nemica, decedeva da prode per la causa della libertà".