Bruno Bocconi
Durante la Guerra di liberazione nazionale, partecipò alla Resistenza come partigiano combattente della 143a Brigata "Aldo". Distintosi in numerose azioni per coraggio e capacità di comando, divenne comandante di distaccamento. Cadde in combattimento alla vigilia della Liberazione.
La motivazione della Medaglia alla memoria recita: "Valoroso combattente della lotta partigiana, già più volte distintosi per capacità di comandante e per coraggioso comportamento, alla testa di pochi uomini guadava arditamente l'Enza sotto violento fuoco nemico. Portatosi a ridosso delle difese di Ciano d'Enza, chiesti rinforzi ma insofferente dell'attesa, si slanciava da solo, con leggendaria audacia, nelle vie del paese raggiungendo la piazza. In piedi, allo scoperto, intimava la resa al nemico. Fatto segno a colpi di fuoco, rispondeva senza curare di coprirsi. Colpito alla fronte si abbatteva esanime, ma l'audacia del suo gesto contribuiva molto ad animare i partigiani che conquistavano di slancio il paese, infliggendo gravi perdite ai tedeschi".
Dal dopoguerra, una via di Parma porta il nome di Bruno Bocconi.