Paolo Brichetto Arnaboldi
Era entrato nella Resistenza nell’<Organizzazione Franchi> nel settembre del 1943, quando era sergente maggiore dell’Esercito.
La perfetta conoscenza dell’inglese e del tedesco gli facilita i contatti con lo “Special Operation Executive”, che sarà prodigo di rifornimenti e di armi alle formazioni di Edgardo Sogno Rata del Vallino.
Finito nelle mani dei tedeschi a Torino, il “partigiano bianco” verrà prima rinchiuso alle “Nuove” e poi, dalle carceri, deportato nel Lager di Dachau. Qui rimarrà sino all’arrivo dei soldati del generale Patton e, tornato in Italia, sarà decorato.
Di lui si tornerà a parlare nel 1990, quando Edgardo Sogno lo indicherà come uno dei venti componenti dei famigerati “Comitati di resistenza democratica”.
Se ne parlerà ancora nel 2006 quando la figlia, diventata sindaco di Milano col nome di Letizia Moratti, lo porterà, in carrozzella, alla manifestazione per la festa della Liberazione dove verrà sonoramente fischiata.