Ettore Calzavara
Militante socialista, nel 1925 fu costretto a riparare con la famiglia in Francia. Ad Antibes fu segretario della sezione socialista costituita dagli emigrati italiani e presidente della locale Lega dei diritti dell'uomo. Nel 1939, all'inizio della Seconda guerra mondiale, offrì di arruolarsi nella costituenda "Brigata italiana antifascisti", che avrebbe dovuto combattere a fianco delle Forze armate francesi; l'iniziativa non si concretò per l'invasione tedesca della Francia. Nel maggio del 1940, Calzavara decise di tornare in Italia ma, appena arrivato ad Udine, fu arrestato dalle autorità fasciste per i suoi precedenti politici. Scarcerato dopo breve tempo, si diede alla clandestinità e, appena caduto il fascismo, si mise in contatto con le prime formazioni partigiane locali. Durante la Guerra di Liberazione, Calzavara diventò commissario politico della Brigata Garibaldi "Silvio Pellico", che operava nella zona di San Daniele del Friuli. Rappresentante del PSI nel CLN locale, fu incaricato di amministrare il Comune dove era nato, incarico che mantenne fino alla Liberazione e che, con le elezioni democratiche, gli fu liberamente confermato nel dopoguerra dai suoi concittadini.