Andrea Camia
Lavorava a Torino quando, durante la Seconda guerra mondiale, era stato richiamato col grado di capitano di Fanteria. Con l'armistizio si era portato in Val Sesia e, col nome di battaglia di "Battista", il 9 settembre aveva assunto il comando delle formazioni partigiane "Matteotti" che si andavano costituendo. Nel settembre del 1944 "Battista" era stato nominato capo di stato maggiore del Comando Militare Regionale Piemontese e con tale incarico si era battuto, sino alla Liberazione, contro i nazifascisti, meritando ben due Medaglie d'Argento al Valor Militare. La motivazione della prima, che porta la data dell'agosto 1944, dice: «Fino dagli inizi della lotta di liberazione si distingueva per capacità di animatore e per doti di combattente. Organizzatore di formazioni partigiane nella Valsesia e nel Monferrato, sapeva dare ai reparti da lui costituiti salda complessione per disciplina e per addestramento. In ripetute circostanze forniva belle prove di decisione e coraggio». La seconda, datata aprile 1945, recita: «Combattente della lotta partigiana, già affermatosi per capacità di comandante e di animatore, veniva designato per assumere il comando generale delle formazioni partigiane "Matteotti" del Piemonte. Da questo posto di comando e come membro del Comando Militare regionale, rendeva alla causa della liberazione preziosi e particolarmente segnalati servizi dimostrando di possedere distintissime doti di capo e di combattente». Il 17 gennaio 1949, il Comune di Torino ha attribuito ad Andrea Camia la cittadinanza onoraria. Dopo la morte del valoroso comandante delle "Matteotti", gli è stato intitolato un giardino nella seconda Circoscrizione cittadina.