Mauro Capecchi
Aveva vent'anni quando si iscrisse al Partito comunista clandestino. Ciò gli valse il confino a Ventotene; la persecuzione ma non gli impedì, quando poté tornare nell'Amiata, di svolgere un'importante, continua attività di propaganda contro il regime nei Comuni della zona. Cominciata la Resistenza, Capecchi divenne comandante, prima col nome di copertura di "Andreoli" e poi con quello di "Faro", del VII distaccamento della Brigata "Spartaco Lavagnini", poi diventata Divisione. Mauro Capecchi, combatté sull'Amiata (nella formazione che si richiamava al ferroviere comunista trucidato, nel 1921, dai fascisti), nelle province di Siena e di Grosseto. Nel 1997, per i tipi della Pacini Editore, ha pubblicato il libro Autobiografia di un operaio comunista. Vi si tratta, soprattutto, della lotta partigiana in provincia di Siena.