Pietro Capuzi
Aveva preso parte alla Prima guerra mondiale e n'era tornato ferito. Nonostante la non più giovane età, subito dopo l'8 settembre 1943, si era dato all'organizzazione della Resistenza con i giovani del suo paese ed era riuscito a costituire a Visso un centro di guerriglia partigiana. Dopo essere stato commissario politico della Brigata "Spartaco", Capuzi entrò a far parte del comando umbro-marchigiano delle Brigate Garibaldi. Sfuggito più volte fortunosamente ai tedeschi, che accanitamente lo ricercavano e che avevano messo sulla sua testa una forte taglia, il partigiano continuò a lottare contro i nazifascisti. Fu infine catturato mentre stava compiendo una missione ispettiva. Capuzi, dopo essere stato barbaramente torturato, fu fucilato nella località Vena d'Oro di Ussita. A Pietro Capuzi è stata intitolata una strada di Macerata.