Guido Cattarossi
Col nome di battaglia di “Bartali” era stato valoroso partigiano della Divisione Garibaldi “Natisone”. Ferito a Canebola mentre combatteva in difesa della Zona libera del Friuli orientale, Cattarossi era stato catturato dalle SS e rinchiuso nella carceri di Udine. Dalla prigione “Bartali” era stato deportato a Mauthausen-Amstetten.
Sopravvissuto agli stenti e alle violenze del Lager, era stato liberato dagli Alleati il 5 maggio 1945 e, sia pure in condizioni di salute estremamente precarie, aveva potuto rimettere piede nella sua Tarcento.
Poco alla volta si era ripreso e, nell’immediato dopoguerra, era già attivo nella locale sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d‘Italia. Per anni ed anni Guido Cattarossi ha reso testimonianza della lotta intrapresa da giovane contro i nazifascisi, dei sacrifici sopportati nel campo di sterminio, sempre battendosi, affiancato dalla moglie Ancilla, in difesa della libertà, della giustizia e della democrazia nel nostro Paese.