Pietro Cavezzale
Aveva frequentato la scuola professionale e si era poi arruolato in Marina. Nel maggio del 1942, Cavezzale era stato inviato a Lero e impiegato nell'impianto della centrale di una batteria. Nel settembre del 1943, il giovane marinaio era stato assegnato alla 137a Batteria, piazzata sul Monte Meraviglia. Allorché il presidio dell'isola di Lero, alla fine di settembre, fu attaccato dai tedeschi, Cavezzale si batté coraggiosamente nella dura battaglia che vide la nostra contraerea abbattere cento "Stukas". Fu ancora in prima linea quando, alla metà di novembre, i tedeschi sbarcarono sull'isola e cadde affrontandoli all'arma bianca. La motivazione della MdO recita: "Marinaio elettricista destinato a batteria antiaerea in base navale d'oltremare, esplicava i propri compiti con calma e coraggio, malgrado l'incessante offensiva aerea. Rimasto disponibile nell'incarico di elettricista per i danni subiti dalla centrale di tiro, si offriva volontariamente per sostituire un servente ai pezzi ferito e sparava prima contro gli aerei e poi, con alzo a zero, sui reparti nemici avanzanti, gli ultimi colpi della batteria. Continuava la lotta con il fuoco di una mitragliera e balzava infine all'attacco con la baionetta, cadendo colpito nell'atto stesso in cui trapassava il corpo ed uccideva un ufficiale nemico. Fulgido esempio di eroismo e di virtù guerriere". Col nome di Pietro Cavezzale, è stata battezzata, nel 1944, una nave appoggio del Gruppo Navale speciale della Marina, base del Comando subacquei e incursori "Teseo Tesei" che, dopo averla impiegata a lungo in operazioni di sminamento, la utilizza ora per addestramento. Al nome dell'eroico marinaio è intitolata anche una via di Torino.