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Marcella Chiorri Principato

Nata a Cantiano (Pesaro e Urbino) il 19 gennaio 1902, deceduta a Milano l'11 agosto 1980, maestra elementare, socialista.

Sposò Salvatore Principato nel novembre 1923 e ne seguì e condivise per tutto il Ventennio l'attività politica, collaborando anche con Ines Saracchi, direttrice della scuola Caterina da Siena, e con Lina Merlin. Nei primi anni Trenta, fu Marcella Chiorri a scrivere in inchiostro simpatico, grazie alla sua scrittura leggibile e non nota alla polizia fascista, parte della corrispondenza tra i referenti milanesi di «Giustizia e Libertà» e la Concentrazione antifascista di Parigi. Alla morte del marito, ucciso dai fascisti in Piazzale Loreto il 10 agosto 1944, Marcella non esitò ad assumerne le consegne ideali. Tramite la mediazione del socialista Alberto Benzoni, si fece presentare a Rodolfo Morandi e a Lelio Basso, e sotto la loro direzione cominciò a svolgere attività di supporto e assistenza alle sempre più numerose famiglie dei caduti e dei deportati. Il Cimitero Maggiore di Milano diventò luogo di incontro e di smistamento di aiuti, come dichiara Marcella e come risulta da alcune segnalazioni della polizia fascista di quel periodo. Partecipò con Lelio Basso a una riunione clandestina del Partito Socialista, tenutasi in uno stabile di Piazza Ermete Novelli e fu segretaria di Lelio Basso nella gestione del Fondo Matteotti, il cui atto di costituzione sarebbe stato stipulato, nello studio dell'avv. Blasco Morvillo, nei primi giorni di novembre del 1944. Dopo il 25 aprile 1945, Marcella continuò l'attività di assistenza alle famiglie dei deportati e dei fucilati e si dedicò attivamente, col sindaco di Milano Antonio Greppi, alla memoria della Resistenza. Fino al 1956 fu segretaria del Comitato Onoranze Caduti per la Libertà; in tale funzione predispose, tra l'altro, per le lapidi in bronzo di Piazza Mercanti, a Milano, gli elenchi dei partigiani caduti.

(m.c.)