Amerigo Clocchiatti
Per la sua attività antifascista durante il regime mussoliniano fu deferito al Tribunale speciale. Clocchiatti riuscì però a sottrarsi alla cattura espatriando clandestinamente in Francia. Nel 1931, rientrato illegalmente in Italia, assunse la direzione della Federazione comunista clandestina di Udine e si impegnò poi nella riorganizzazione dei comunisti milanesi. Dopo lo scoppio del secondo conflitto mondiale, tornato in Francia, combatté nella Resistenza d'Oltralpe. Nel 1942 "Ugo", questo il suo nome di copertura, era di nuovo in Italia e fu tra gli organizzatori degli scioperi del marzo 1943. Nel giugno di quello stesso anno, poco prima della caduta di Mussolini, "Ugo" fu arrestato a Reggio Emilia, ma dopo l'8 settembre 1943 fu tra i più attivi organizzatori del movimento partigiano nel Veneto. Commissario politico della Divisione d'assalto Garibaldi "Nannetti" sino al novembre del 1944, Clocchiatti fu poi responsabile del Comando piazza di Milano e quindi vicecomandante del Comando unificato Nord-Emilia. In questa veste partecipò all'insurrezione di Parma. Dopo la Liberazione, fu eletto deputato nella prima e nella seconda Legislatura. In un fondo custodito presso l'Istituto Nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia, sono conservati importanti documenti di Amerigo Clocchiatti sulla Resistenza nel Bellunese. Fama di scrittore è venuta a questo protagonista della Resistenza allorché, per l'Editore Vangelista, è uscita, nel 1970, la prima edizione dell'autobiografico Cammina Frut. Del 1991 è Dall'antifascismo al de profundis per il PCI (Testimonianze di un militante).