Carlo Cotta
Antifascista come il più giovane fratello Sergio, aveva partecipato alla Seconda guerra mondiale (in Francia e sul fronte greco albanese), come tenente di complemento del Corpo automobilistico, meritando una Medaglia d'argento al valor militare.
Durante la Resistenza, col nome di battaglia di Gabriele, dopo essere stato comandante della Brigata autonoma "Perotti", aveva assunto il comando della Divisione autonoma "Monferrato", operante nell'Astigiano sotto la direzione di Pompeo Colajanni, comandante dell'VIII Zona. I partigiani di "Gabriele" svolsero azioni di grande rilievo durante l'intero arco della lotta contro i nazifascisti, ma soprattutto nella liberazione di Torino, dove sostennero duri combattimenti ed occuparono la Prefettura, presidiata dalle "brigate nere".
Nel dopoguerra Carlo Cotta, laureato in Legge, è stato a lungo consigliere di amministrazione di varie società e promotore di iniziative volte allo sviluppo alberghiero della Valle d'Aosta; per anni ha guidato la SITAV, la società gestrice della Casa da gioco di Saint Vincent. Per i bambini in età scolare della località, Cotta aveva promosso la realizzazione di una Colonia marina gratuita in provincia di Savona.
Insignito da Giuseppe Saragat, nel 1970, dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, è ricordato da molti in Valle d'Aosta per la sua generosità.