Luchino Dal Verme
Di famiglia aristocratica lombarda (il casato, d'origine veronese, nasce nel 1320 con l'omonimo Luchino Dal Verme, capitano di ventura, poi infeudato ai Visconti), "Maino", questo il nome di Dal Verme durante la Resistenza, ha preso parte alla Guerra di liberazione, contribuendo dopo l'8 settembre 1943 all'organizzazione delle prime formazioni partigiane operanti in provincia di Pavia. "Maino", prima come comandante dell'88a Brigata "Casotti" e poi, come comandante della Divisione garibaldina "Antonio Gramsci", ha dato un contributo fondamentale alla resistenza armata nell'Oltrepò Pavese. Nel libro La Resistenza in Lombardia, pubblicato nel 1965, Luchino Dal Verme, cattolico, ha reso così testimonianza del suo impegno: "Ebbi la responsabilità di comando di una formazione Garibaldi e il primo argomento di cui debbo e voglio parlare sono gli uomini con i quali ho condiviso rischi e responsabilità, in uno spirito di solidarietà e reciproca fiducia, che è certamente il ricordo più vero e più importante che mi sia rimasto. Non dimentichiamo che la Divisione 'Gramsci', di cui ebbi la responsabilità di comando, era di promozione comunista. Ebbene, non ho mai saputo quanti fossero comunisti e quanti no, ma so quanti morirono per tutti noi, per la libertà di ciascuno di noi. Questo ci impone di sapere cosa ne abbiamo fatto della nostra libertà o per lo meno che cosa intendiamo farne".