Gerardo De Angelis
Dopo essersi diplomato, aveva frequentato l'Accademia militare di Modena ed aveva partecipato alla Grande guerra come tenente di complemento. Era quindi entrato in Aeronautica, ma aveva poi finito per lasciare la carriera militare, per tentare la strada della ristorazione. Rinunciato alla conduzione di due esercizi a Capri e a Ciampino, De Angelis (che era padre di quattro figli), si trasferì a Roma per dedicarsi al cinema. Cominciò col doppiaggio (era stato in gioventù socialista e per questa ragione scelse di lavorare sotto lo pseudonimo di Dino Santelige), per passare poi alla sceneggiatura (sua, nel 1940, quella de Il ponte di vetro di Goffredo Alessandrini). Fondò anche una società cinematografica, la Gedea Film. Dopo l'armistizio, De Angelis fu tra i primi a organizzare la Resistenza nella Capitale, con il gruppo "Pensiero e Azione". Il 10 dicembre del '43, in seguito a delazione, fu arrestato dalle SS in un locale nei pressi di piazza Barberini, durante una riunione clandestina. Rinchiuso nel terzo braccio (cella n. 357) di Regina Coeli, il 2 febbraio del '44 De Angelis fu trasferito in via Tasso. Torturato, non rivelò i nomi dei compagni e fu condannato a morte. Rientrato il 22 febbraio a Regina Coeli, il 24 marzo fu trucidato alle Ardeatine.