Renato Del Din
Giovane ufficiale degli Alpini, fu tra i primi a promuovere, subito dopo l'armistizio, la lotta di liberazione in Carnia. Del Din, con il nome di battaglia di "Anselmo", fu tra i fondatori delle Brigate "Osoppo-Friuli", formazioni partigiane patrocinate dalla Democrazia cristiana, dal Partito d'Azione, dal Partito socialista e dal Partito liberale del CLN di Udine, in accordo con il Partito comunista, che aveva organizzato le Brigate "Garibaldi-Friuli". Già protagonista di audacissime azioni di sabotaggio, Del Din fu convinto fautore di un metodo di azione particolarmente aggressivo. Fu in questo quadro che organizzò, al comando di un pugno di uomini, un attacco notturno contro una caserma della Milizia fascista collocata a Tolmezzo, in pieno centro. Il capoluogo carnico era fortemente presidiato, oltre che dai fascisti, da numerosi soldati tedeschi. Con soli tre partigiani a dargli manforte, il giovane ufficiale, fidando nel buio, si portò davanti alla caserma e cominciò a sparare. La reazione dei fascisti fu immediata. Ferito da un proiettile, Del Din cadde. Ma si rialzò e al grido di "Viva L'Italia! Avanti Osoppo!" si portò ancor più vicino al nemico, che lo abbatté con una raffica. Il funerale del giovane ufficiale si svolse a Tolmezzo, sotto gli occhi degli occupanti, ma fu tale la partecipazione popolare che i fascisti non osarono impedirlo. Al nome di Renato Del Din sono intitolate oggi, in Carnia, caserme, strade e scuole.