Luigi Goytre
Volontario nel Reggimento cavalleggeri di Lucca nel 1911, il sottotenente Goytre partecipò alla Prima guerra mondiale, che per lui si concluse con una grave ferita e la promozione a tenente. Diventato capitano nel 1930, dieci anni dopo l'ufficiale era maggiore nel Reggimento "Nizza Cavalleria". Promosso tenente colonnello, nel settembre del 1943 comandava in Albania il IV Gruppo corazzato. Dopo l'armistizio, fu tra i primi ufficiali ad opporsi ai tedeschi. Nel corso degli scontri che ne seguirono, perse la vita combattendo valorosamente. La motivazione della Medaglia d'Oro concessa alla memoria di Goytre recita: «In un momento tragico per la Patria e di smarrimento delle sue forze armate, tenendo fede al giuramento prestato opponeva con fierezza di spirito, degna delle nobili tradizioni dell'Esercito italiano, un categorico rifiuto all'ordine impartitogli di cedere le armi ai tedeschi e di arrendersi. Pur essendo consapevole dei gravi rischi cui si votava reagiva immediatamente organizzando onorevole reazione. Fallito il tentativo di guadagnare alla sua causa un comandante che poteva validamente opporsi col suo reparto di artiglieria alla caduta in mani nemiche di un importante aeroporto, non esitava ad impegnarsi in un impari aspro combattimento di cui era l'ardente animatore, ma nella dura lotta cadeva colpito a morte. Mentre esalava, dopo atroce agonia, l'ultimo respiro, si perfezionava quella resa che nel suo fine intuito doveva essere respinta ad ogni costo. Col supremo sacrificio segnava ai più la luminosa via del dovere e dell'onore». A Luigi Goytre è stata intitolata una via di Torino e una a Cavour, suo paese natale.