Silvio Serra
Per laurearsi si era trasferito, dalla natia Sardegna, a Roma, dove si era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza. Durante l'occupazione nazista era entrato, con l'amico Luigi Pintor, nei GAP, distinguendosi, com'è scritto nella motivazione della ricompensa al valore, "per audace temerarietà, fredda determinazione, risoluta pronta operatività".
Catturato per delazione, fu condannato a morte dopo essere stato sottoposto per giorni a tortura. Sfuggito all'esecuzione per il sopraggiungere degli Alleati, Serra, pur debilitato nel fisico, si arruolò volontario nei Gruppi di combattimento. Nel gennaio del 1945 lo studente antifascista fu inquadrato nella 7a Compagnia del II Battaglione del "Cremona". Impegnato contro i tedeschi sulla linea del Senio, cadde colpito da una scheggia di bomba da mortaio.